Libri consigliati: “Il dono del silenzio” di Thich Nath Hanh

Posso confermarti che la sezione Libri è una delle mie preferite. Trovate una parte di libri che ho amato leggere e tutti i libri consigliati. Ovviamente i libri in elenco sono frutto di un mio gusto personale e di quelli che reputo i libri più belli che io abbia mai letto. Questo, ovviamente, rappresenta un gusto personale. Ma in ciascuno ho trovato qualcosa. E’ per questo che te lo consiglio. Ho da sempre amato la lettura e l’ho riscoperta ancor di più dopo gli studi universitari. Sia ben chiaro: per me studiare è sempre stata una cosa bella, mi piace tanto. Leggere argomenti e tematiche che mi piacciono mi porta ad approfondirli molto. Quindi sappi che sono un’amante dei libri stampati: adoro già l’idea di entrare in una libreria e scegliere il mio libro da leggere. In effetti credo che i libri da non perdere siano quelli che ti scelgono. Scopri tra i libri consigliati quali ti consiglio di leggere assolutamente.

Ti consiglio di leggere Il Dono del Silenzio, tra i libri consigliati

Ti è mai capitato di entrare in una libreria e vagare per tantissimo tempo senza avere un titolo ben preciso appuntato da qualche parte? Se hai mai provato questa ebrezza allora significa che sei stato scelto da un libro. Sì, perché io credo che siano i libri a sceglierci, i migliori libri scelgono proprio noi. Secondo me, tra i miei libri consigliati c’è “Il Dono del silenzio” di Thich Nhat Hanh.

Chi è Thich Nhat Hanh?

Lui è un monaco buddista, poeta e attivista della pace che ha ricevuto il Premio Nobel nel 1967 da Martin Luther King. Nei suoi testi la pace ne fa da padrona. Questo testo che vi consiglio è un vero e proprio inno al silenzio. Sì perchè il silenzio è il più grande e potente mezzo che abbiamo per giungere alla consapevolezza. Nel testo ho trovato diversi spunti che possono esserti di grande ispirazione.

Un libro che aiuta a spegnere la nostra radio interiore

Permettimi di parlarti della notissima e famosissima Radio Non Stop Thinking: alzi la mano chi non si è mai sintonizzato su questa stazione. Forse la più ascoltata di tutte. Ecco che la digressione che ne viene fuori sembra che ti legga dentro. Questa radio sempre accesa, in ogni momento della giornata, non ci permette di vivere e godere del dono del silenzio. Sì perché ciascuno di noi è continuamente alla ricerca della felicità e crediamo di poterla trovare in tutto ciò che fa rumore, in tutto ciò che ci distoglie dal nostro mondo interiore.

Libri consigliati: anche il silenzio ha una voce

Il monaco buddista, invece, scrive proprio il contrario: di quanto sia importante spegnere un attimo questa radio e ascoltare la voce del silenzio. Benchè ti sembri un paradosso il silenzio ci parla e ci dice proprio quello che noi vogliamo a tutti i costi riempire con tanto rumore, forse perché non vogliamo o non sappiamo prestargli orecchio.

Attenzione, non sto certo dicendo che stare in silenzio sia facile: a volta il nostro pensare non riesce proprio a fermarsi. Eppure in questo testo il non pensare è considerata un’arte che richiede allenamento e pazienza. Come? Con qualche esercizio di respirazione e quindi con una leggera meditazione. E’ tra i libri consigliati perché il monaco buddista fornisce delle importanti riflessioni e meditazioni.

Ti consiglio di leggere questo spunto tratto dal libro:

“Se riesci a prenderti soltanto qualche minuto per calmare il tuo corpo, i tuoi sentimenti e le tue percezioni in questo modo, la gioia diventa possibile. La gioia della vera quiete diventa un quotidiano cibo risanatore”
Thich Nath Hanh

Dove ci porta questo libro? Perché è importante fare silenzio?

Vedi, secondo molti maestri zen non pensare è la chiave per la meditazione consapevole. Non bisogna certo star seduti a pensare. Questa non è meditazione, questa non è consapevolezza che porta alla reale felicità. Per far spazio a questa felicità prima bisogna far spazio alla verità. Voglio essere più chiara: parliamo di lasciar andare. Ogni pensiero è oggetto della nostra mente e lo coloriamo con la nostra percezione. Per imparare a lasciar andare occorre prendersi del tempo per stare in silenzio, tornare alla radice di un’emozione e poi lasciarla andare. Questo è un percorso di consapevolezza che ti focalizza sul momento presente, nel qui e ora, nel tuo silenzio.

Tratto dal libro

“Il primo passo è fermare il pensare; abbiamo bisogno di tornare al nostro respirare di calmare corpo e mente. Questo farà più spazio e chiarezza in modo che possiamo nominare riconoscere l’idea, il desiderio o l’emozione che ci stanno angosciando, salutarli e autorizzare noi stessi a lasciarli andare”
Thich Nhat Hanh

Tra i libri consigliati e maggiormente interessanti, ti consiglio questo. Ti aprirà la mente su tantissime cose, ritroverai una parte di te in molte di queste righe. Inoltre sono presenti tantissime pratiche da fare per la consapevolezza di se. Te ne voglio citare una che mi ha colpito profondamente e mi ha dato uno spunto per scrivere questo.

Dal libro: la pratica del mangiare consapevolmente

Inspirando sono consapevole del cibo sul mio piatto.
Espirando Sono fortunato ad avere del cibo da mangiare.
(Consapevole del cibo. Senso di gratitudine)

Inspirando sono consapevole dei campi.
Espirando sorrido ai campi.
(Consapevole dei campi. Sorridere)

Inspirando sono consapevole delle tante condizioni che hanno portato fino a me questo cibo.
Espirando mi sento grato.
(Consapevole delle condizioni. Senso di gratitudine)

Inspirando sono consapevoli di coloro che stanno mangiando insieme a me.
Espirando sono grato per la loro presenza.
(Mangiare insieme. Senso di gratitudine)